Concerto – Tbilisi, Georgia

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Trionfale accoglienza a Tbilisi per le star italiane della lirica Dessì, Armiliato e Gazale.

In occasione del concerto lirico abbinato alla maratona televisiva per la raccolta fondi dedicata alla fondazione “Desire Tree” creata dal mezzosoprano georgiano Nino Surguladze, splendida padrona di casa, iI soprano Daniela Dessì, il tenore Fabio Armiliato e il baritono Alberto Gazale hanno dato vita ad una serata indimenticabile per qualità, coinvolgimento emotivo e generosità, accompagnati dall’orchestra filarmonica di Tbilisi splendidamente diretta dal M° Daniele Rustioni.

FABIO ARMILIATO - DANIELA DESSÌ - NINO SURGULADZE - ALBERTO GAZALE

I tre interpreti italiani, in forma vocale smagliante, hanno trascinato il pubblico sino a una trionfale standing ovation alla fine, cantando arie tratte dal repertorio operistico tradizionale: Daniela Dessì ha cesellato con la sua tecnica e il suo magnetismo interpretativo “Vissi d’arte” dalla Tosca e “Pace mio Dio” da La forza del destino; Alberto Gazale ha eseguito con bravura un coinvolgente “Votre toast” dalla Carmen ed “Eri tu” da Un ballo in maschera; Fabio Armiliato ha interpretato con passione, stile e potenza vocale il monologo di Otello dall’omonima opera di Verdi e “E lucevan le stelle” dalla Tosca. Nino Surguladze ha presentato la serata e ha eseguito insieme a Fabio Armiliato il duetto finale della Carmen: i due interpreti hanno tenuto il pubblico con il fiato sospeso per la loro interpretazione e la forte partecipazione emotiva. Ha arricchito la serata la violinista Francesca Dego, che ha eseguito con un virtuosismo e una musicalità davvero straordinari la “Campanella” di Paganini.

Tbilisi2Grande emozione nel finale del concerto per il regalo che, accompagnata ancora dal prezioso violino di Francesca Dego, il soprano Daniela Dessi ha voluto donare al pubblico, eseguendo con note e accenti angelici l’Ave Maria composta dal patriarca della Georgia Ilia II, che proprio qualche giorno prima aveva ricevuto gli artisti in udienza privata.

L’opera italiana si è dimostrata ancora una volta il più autorevole mezzo per comunicare e condividere emozioni e arte in nome della fratellanza tra i popoli e i nostri interpreti, quando raggiungono questi livelli di eccellenza, sono sempre gli ambasciatori più titolati di questa insostituibile forma di arte e di spettacolo.