Il Trovatore – Liegi

Trovatore-Liegi

Daniela Dessì e Fabio Armiliato, la coppia d’oro della lirica italiana, sono tornati sul palcoscenico dell’Opéra Royal de Wallonie di Liegi con Il Trovatore, riscuotendo un grande successo. Sul podio dell’Orchestra dell’Opéra il Maestro Paolo Arrivabeni, mentre la regia era di Stefano Vizioli.

La critica ha detto:

“Daniela Dessì, una Leonora nobilissima, sempre teso il canto verso la bellezza che non è l’ostentazione. Intensa e non solo esteriore nell’approccio virtuosistico comunque magico; emozionante nel trarre forza e slancio dall’evidenza in musica del dramma, non da un’enfasi genericamente vocale. Preziosa e naturale, sempre”.
Elena Formica - Gazzetta di Parma

“Le Comte, Leonora, Manrico et sa mère, les quatre personnages principaux, relayent pour raconter l’histoire. Ils emmènent le spectateur tour à tour devant une sombre forteresse, dans une sorte de cour des miracles, un campement de sol-à créer de véritables fresques vivantes et colorées.
Après 2h30 de spectacle, le rideau tombe, les “ bravo ” fusent. Séduit, le public réserve un tonnerre d’applaudissements à Daniela Dessì, Fabio Armiliato, Giovanni Meoni, et a la soixantaine d’artistes”.
Thérèse Dupont – Sud Presse

Trovatore-Liegi2“Comme son recente “Otello”, on retrouve d’abort le couple à la ville comme à lascene formè par Fabio Armiliato e Daniela Dessì. Deux voices que se marient parfaitement et qui, n’en convainquent pas moins par leur élégante rondeur, leur riche soubstance, leur égale présence dans tous les registres. Et aussi par l’aisances avec la quelle elles se meuvent dans lcé repertoire!”
Nicolas Blanmont – La Libre Belgique

Il Trovatore realizzato in coproduzione col Teatro Verdi di Trieste, interpretato dalla coppia regina: Daniela Dessì e Fabio Armiliato, cui si affianca il baritono Giovanni Meoni, per la vivace regia di Stefano Vizioli e la direzione musicale di Paolo Arrivabeni. Una produzione pan-italiana di tutto rispetto, applaudita con entusiasmo da un pubblico tra cui spiccano molti giovani, gli spettatori di domani”.
Lorenzo Tozzi – Il Tempo