Recital – Teatro Petruzzelli, Bari

Teatro-Petruzzelli

Credits-of-Nicola-Allegri

Daniela Dessì è tornata con grande successo al Teatro Petruzzelli di Bari, con un concerto per la Camerata Musicale Barese, accompagnata al pianoforte del M° Giovanni Velluti.
Il soprano genovese mancava da molti anni in Puglia, terra che ha scandito la sua ascesa nel mondo della lirica, fin dalle sue prime apparizioni al Festival della Valle d’Itria. Proprio a Martina Franca le è stato assegnato pochi anni fa il Premio “Rodolfo Celletti”, con la prestigiosa motivazione di “soprano assoluto” e, ancora, il Premio Tito Schipa, la scorsa estate a Ostuni. Daniela Dessì era quindi felice di tornare nel restaurato Teatro Petruzzelli, il cui pubblico ha applaudito calorosamente il raffinato programma del recital.

 

Programma

Francesco Paolo Tosti
La vucchella
Sogno
L’alba separa dalla luce l’ombra

Moritz Moszkowski
Serenata op.15 n.1 per pianoforte

Pietro Mascagni
Ave Maria

Ruggero Leoncavallo
Aprile

Cécile Chaminade
Automne, concert etude op. 35 n. 2 per pianoforte

Giacomo Puccini 
Terra e Mare
Canto d’anime

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Pietro Mascagni
Voi lo sapete o mamma da Cavalleria Rusticana

Fryderyk Chopin
Studio in la bem maggiore op. 25 n.1  per pianoforte

Francesco Cilea
Io son l’umile ancella da Adriana Lecouvreur

Fryderyk Chopin
Valzer in do diesis minore
op. 64 n.2 per pianoforte

Giacomo Puccini
Vissi d’Arte da Tosca

Fryderyk Chopin 
Notturno in do diesis minore
op. postuma per pianoforte

Giuseppe Verdi
Pace, pace mio Dio da La forza del destino

La critica ha detto:

“Il pubblico ha applaudito dal primo all’ultimo minuto una performance di grande livello stilistico e vocale, che non ha disdegnato diverse chicche nell’impaginato. Dalle prime, luminose canzoni di Francesco Paolo Tosti, al resto del programma, che ha messo in evidenza le grandi qualità del soprano: voce sempre possente e al tempo stesso raffinatissima (soprattutto nei pianissimi), in Mascagni, e Leoncavallo.
Struggente e appassionata, nonché impeccabile, è stata poi la sua interpretazione di Puccini e Verdi, con Vissi d’arte Pace, mio Dio che hanno scatenato l’entusiasmo del pubblico. [...] Dessì ha ancora una volta dato prova di una voce che non teme confronti”.
La Gazzetta del Mezzogiorno