Madama Butterfly – Teatro Massimo, Palermo

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Daniela Dessì è tornata con grande successo sul palcoscenico del Teatro Massimo di Palermo per interpretare Madama Butterfly di Giacomo Puccini, ruolo che non solo ha portato in tutto il mondo ma, prima interprete occidentale, anche nella Nagasaki in cui è ambientata la vicenda. E proprio per questo ruolo ha vinto diversi premi, tra cui il premio Puccini a Torre del Lago e il premio Zenatello a Verona. Un rapporto, quello con l’eroina Cio-cio-san, “molto forte, lancinante -per usare le parole di Daniela Dessì -che ogni volta mi prende moltissimo e che per tre quarti si appoggia sulle spalle del soprano. Ogni volta un rischio, ogni volta una gioia” (dall’intervista a Repubblica del 18 settembre). Rischio affrontato e superato brillantemente anche questa volta, a giudicare dal calore del pubblico palermitano, che l’ha accolta e applaudita -con particolare entusiasmo dopo “Un bel dì vedremo” -decretandone lo straordinario successo in tutte e quattro le repliche.

La produzione era quella storica di Beni Montresor: un allestimento sobrio che enfatizza la sfera intima della vicenda, andato in scena al Carlo Felice di Genova nel 1996 e ripreso in questa occasione dal regista Andrea Cigni. Accanto a Daniela Dessì il tenore Roberto Aronica nel ruolo di Pinkerton, Giovanna Lanza (Suzuki), Alberto Mastromarino (Sharpless). Sul podio dell’Orchestra del Teatro Massimo il direttore Marcello Mottadelli.

La critica ha detto:

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“È infatti il soprano genovese a dominare la scena, indossando con impeccabile eleganza, sia vocale che scenica, il ruolo della giovane e ingenua geisha che si lascia sedurre dal tenente americano, e, pian piano, in quell’attesa lunga ‘tre nidiate del pettirosso’ si trasforma, cesellata dalla delusione, in donna adulta e cosciente della grande illusione da cui si è lasciata consumare. La Dessì trascina il pubblico con quella forza emotiva che è propria dell’eroina pucciniana, coinvolgendolo nella tensione che matura sulla scena”.
Rossella Puccio – Il Giornale di Sicilia

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“Si puntava sul ritorno di Daniela Dessì che nel 2002 ne era stata la protagonista; la sua è stata ancora una prova di canto all’italiana per timbro, fraseggio, volume, linea vocale ma le faremmo torto se non ne lodassimo la perizia e l’intelligenza tecnica, la scioltezza scenica che si faceva apprezzare particolarmente per la sobrietà e l’impegno di dare risalto all’umanità del personaggio senza gratuiti bamboleggiamenti ma dritta a coglierne i trasalimenti dell’anima”.
Salvatore Aiello – www.lionspalermodeivespri.it